Una delle mie regole generali quando si tratta di web è: se si tratta di offerta di servizi non richiesti è quasi sicuramente una fregatura. Dico quasi, perché certamente statisticamente ci sono anche quelli che cercano di fare rete sulla rete per vendere onestamente i loro servizi/prodotti, ma personalmente non ho mai avuto né il tempo né le risorse per scovarli in mezzo alla fauna truffaldina che si aggira sul web in cerca di prede facili. Uno degli imbrogli più diffusi riguarda i servizi SEO, un acronimo che sta per Search Engine Optimization. L’ottimizzazione per i motori di ricerca consiste in una serie di accorgimenti tecnico-editoriali per far si che il sito, e/o una sua pagina, sia ritenuto rilevante per gli argomenti/prodotti di cui tratta e quindi sia presentato in posizione favorevole, possibilmente in cima alla prima pagina dei risultati della ricerca di Google, Yahoo etc… Come fanno i motori di ricerca a capire se il sito/pagina sono rilevanti? Google e co sguinzagliano in giro una serie di bot, ovvero applicazioni automatizzate di software, che leggono tutti i contenuti di tutte le pagine del web e le indicizzano. Ecco stiamo parlando di indicizzazione, bot, accorgimenti tecnici e molti già penseranno “Non ce la posso fare, lo so”. SEO è certamente una parte importante per il successo di un sito, ma non è sempre così tecnico come vogliono farvi credere i terroristi del SEO e soprattutto va fatto di continuo, quindi pagando qualcuno per sistemarvi la parte SEO NON risolvete il problema per sempre. Anzi, se qualcuno vi promette questo, gia’ sapete che siete davanti ad un imbroglione. SEO non solo va applicato continuamente a tutti i contenuti nuovi che pubblicate, ma le regole di indicizzazione che conferiscono valore alle vs pagine (i leggendari algoritmi) cambiano continuamente. Quindi rassegnatevi o avete i fondi per avere un SEO permanente o dovete imparare a masticarne almeno i fondamenti. In attesa di cio’ qui alcune delle esche più usate dagli esperti farlocchi di SEO, per separarvi dal vostro denaro e/o utilizzare il vostro sito per scopi fraudolenti:
1)
Uno dei servizi che viene spesso offerto appena registrato un nuovo dominio è proprio quello dell’indicizzazione del sito sui motori di ricerca. Si perché ci sono società ed individui che monitorano la registrazione di domini pubblici (si può comprare la privacy per circa 10$ all’anno) per essere pronti ad offrirvi i propri servizi: “il tuo sito sara’ su 100 motori di ricerca nel giro di pochi giorni” promettono. Ci saranno anche 100 motori di ricerca sul web ma in realtà quelli pi’ usati in assoluto si contano sulle dita di una mano. Ecco avete appena finito di registrare il sito e avete già avuto un primo incontro ravvicinato con quelli che chiamo i terroristi del SEO.
2) Le tue pagine ai primi posti dei risultati per ricerca di parole chiave
Ah le mitiche parole chiave! Sono ormai anni, che la densità di parole chiave non e’ più un fattore determinante, ma questi magici termini devono certamente essere incluse nel titolo e nelle metatags quali la descrizione. Inoltre e’ sempre più importante includerle nelle metatags delle immagini.
3) Top ranking garantito
Ci sono talmente tanti fattori che vengono considerati nell’elaborazione dei risultati di ricerca, inclusi la storia personale di ricerca e la località di chi sta cercando, che non esiste proprio una posizione al top assoluta ne’ tantomeno permanente, dato che sia gli algoritmi sia i contenuti presenti sul web cambiano continuamente. Se qualcuno vi da questo tipo di garanzie statene alla larga! L’unico modo per essere in cima ai risultati di ricerca e’ quello di sborsare una bella sommetta per SEM (Search Engine Marketing, ovvero Adwords e simili)
4) Conoscenze a Google
Questo mi sembra mi sia capitato solo una volta, qualcuno stava cercando di spacciarsi come un ex-impiegato di Google a conoscenza di tutti i segreti dell’algoritmo. Considerando che Google e’ sempre in cima alle classifiche per i salari e altri vantaggi offerti ai propri dipendenti se uno se ne va da li’ per mettersi a fare SEO in proprio mi sembra alquanto improbabile con l’aria che tira. Altre variazioni sul tema: priorità di indicizzazione grazie a conoscenze a Google, azienda certificata in SEO da Google (non esiste questa certificazione, Google certifica solo per Adwords e Analytics).
5) Free SEO
SEO come avrete capito e’ un lavoro che richiede determinate conoscenze tecniche e richiede tempo e pazienza per fare ricerca ed applicarne i risultati. Se qualcuno si offre gratuitamente, c’e’ dietro qualcosa. Naturalmente per fare SEO bisogna avere accesso al backend del sito poi cos’altro ci caricano mentre fanno finta di fare SEO gratuito, lo scoprirete solo quando e’ troppo tardi.
6) Link in 500 top business directories a cifre ridicole
Inbound link, ovvero link che puntano alle pagine di un sito, continuano ad essere un fattore degli algoritmi di ricerca, anche se in questo caso la loro importanza e’ diminuita rispetto a qualche anno fa. I link sono importanti perche’ confermano la competenza nell’argomento, un po’ come le citazioni in un trattato scientifico. Il problema sta nella qualità di questi link, ovvero se vengono da siti senza reputazione e magari nemmeno attinenti al vostro soggetto allora valgono ben poco. Costruirsi onestamente una reputazione su web costa tempo e fatica, e nessuno che abbia tutte le rotelle a posto regala questo lavoro per una miseria. Insomma anche qui e’ sempre consigliabile riflettere sui costi reali e non solo sulla convenienza dell’offerta.